I wearables, o gli indossabili, sono senz’altro il business del momento. Oggi vi parlerò del Fitbit One, che è tra i primi dispositivi indossabili immessi sul mercato dalla compagnia di San Francisco. Forse oggi che si parla tanto di smartwatch e smartband sembra un po’ “fuori moda”, ma si tratta sicuramente di un accessorio che ha senz’altro la sua utilità e che, tra l’altro, è uno dei pochi ad offrire piena compatibilità all’ecosistema Windows.

Contenuto della confezione

La confezione di vendita, forse anche troppo grande per un prodotto così piccolo, contiene oltre al vero e proprio fitness tracker ed al cavo di ricarica proprietario, anche una comodissima clip in gomma, una fascia per il rilevamento del sonno ed il dongle USB per la sincronizzazione dei dati con PC e Mac. La manualistica è davvero ridotta all’osso, anzi, offre principalmente dei collegamenti al sito ufficiale.

contenuto confezione

Analisi tecnica

Il rilevatore, che è il cuore del Fitbit One, è un dispositivo dalle dimensioni davvero contenute: 19,3 mm x 48 mm x 9,65 mm. Dispone di un accelerometro a 3 assi ed un altimetro e, perciò, consente di rilevare i passi compiuti ed i piani di scale saliti. Sulla base dei dati che inseriamo nel nostro account Fitbit, come altezza, età e peso, il Fitbit stima la distanza percorsa e le calorie bruciate. Tutte queste informazioni, oltre ad essere consultabili tramite le app davvero ben fatte per l’intero ecosistema Windows, sono facilmente visibili anche sul piccolo display OLED monocromatico dello stesso One. Questo non è sicuramente ad alta risoluzione, ma offre un’ottima visibilità in tutte le condizioni di luce. La sincronizzazione dei dati avviene tramite Bluetooth 4.0 e funziona su tutti i Windows Phone che supportano questo standard. A causa delle API di Windows, però, anche se il vostro PC o tablet supporta il Bluetooth 4.0, per sincronizzare il Fitbit è necessario utilizzare il dongle USB incluso nella confezione (vale anche per quelli che hanno un dispositivo Windows RT).

La batteria, ai polimeri di litio, è ricaricabile e in un’ora o due e offre un’autonomia che può arrivare fino a poco oltre le due settimane, a seconda delle condizioni di utilizzo. L’autonomia può variare da un minimo di 7-10 giorni ad un massimo di 15-16 e dipende da quanta attività fisica facciate, da quanto spesso utilizzate il display e, soprattutto, dalla frequenza con la quale sincronizzate il vostro dispositivo con lo smartphone o con il PC. Sì, perché con qualsiasi dispositivo sincronizziate il vostro Fitbit One, potete scegliere se sincronizzare i dati manualmente o se lasciare la sincronizzazione sempre attiva in background. Il Fitbit One è in grado di conservare i dati di un’intera settimana, al termine della quale, però, se avete dimenticato di sincronizzare il vostro rilevatore, perderete via via i dati raccolti. La scelta dunque è vostra, privilegiare l’autonomia (magari anche quella dello smartphone, per quanto la connessione avvenga tramite Bluetooth 4.0), sincronizzandolo manualmente, o la comodità.

Ma andiamo al sodo: come funziona? In realtà è molto semplice: basta portare il Fitbit One sempre con sé ed il gioco è fatto, perché avviene tutto automaticamente. Potete tenerlo in tasca, in borsa, nello zaino o agganciarlo con la clip in dotazione alla cintura; essendo piccolo e leggero non dà il minimo fastidio. Pigiando l’unico tasto sul dispositivo, dal display possiamo consultare, in successione:

  • l’orario;
  • l’eventuale sveglia impostata;
  • i progressi rispetto agli obiettivi giornalieri impostati con un simpatico indicatore a forma di fiore (cresce man mano che ci avviciniamo al traguardo);
  • i passi fatti;
  • i piani saliti;
  • la distanza percorsa;
  • le calorie bruciate.

Lo stesso tasto ha anche un’altra funzione, ovvero quella di attivare il rilevamento dell’attività: sarà poi lo stesso Fitbit a capire automaticamente se si tratta, ad esempio, di una corsa o del sonno. Qualora dimenticassimo di attivare questa modalità, l’attività, qualsiasi essa sia, può anche essere impostata a posteriori dall’applicazione o dal sito (a patto di aver sincronizzato il tracker), settandone l’ora di inizio e di fine. Questa funzionalità è semplicemente una comodità che consente di poter verificare successivamente quanto abbiamo corso, che distanza abbiamo percorso, ecc. soltanto durante quella particolare attività, (ad esempio, durante una partita di calcetto) e, quindi, di valutare le nostre performance con dei grafici. Quello che vedete in figura è il resoconto estratto dal sito di una mia partita di calcetto, in cui si riconoscono facilmente i turni in porta e lo sprint finale del “chi segna, vince!”.

calcetto

Analogamente, si può fare lo stesso per il rilevamento del sonno che, per quanto non offra informazioni molto dettagliate, come il sonno leggero, quello profondo e la fase REM, è abbastanza affidabile nel rilevare in numero di volte in cui ci svegliamo o che, comunque, ci rigiriamo nel letto agitati.

sonno

Applicazioni

Veniamo adesso ad una delle cose più interessanti non solo dell’One, ma di tutti i fitness tracker di Fitbit, ovvero le applicazioni. Come detto in apertura, la compagnia californiana è una delle poche ad aver fatto All-In nell’ecosistema della casa di Redmond. Infatti, Fitbit offre ampia scelta su come gestire e sincronizzare i nostri dati sia su PC che su smartphone: c’è un’applicazione desktop (compatibile con tutte le versioni di Windows da Vista in su), c’è un’applicazione modern per Windows 8.1 e RT, c’è quella per Windows Phone 8.1 e c’è, la più interessante di tutte, un’applicazione universale per la piattaforma Windows 10 che, in futuro, arriverà anche su Xbox. Le applicazioni in questione sono alla pari, se non addirittura migliori di quelle per le piattaforme concorrenti (Alleluia! Alleluia!). Va specificato, però, che l’esperienza dal sito è comunque più completa.

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Ma, andando al sodo, cosa si può fare con queste applicazioni? In primis, come detto più volte, ci consentono di sincronizzare i dati, che vengono poi caricati sul cloud e che, pertanto, sono consultabili su qualsiasi altro dispositivo o sul sito di Fitbit. Per questo motivo, le operazioni di sync avvengono soltanto in presenza di una connessione internet. Le app ci consentono di programmare una sveglia ad uno o più orari prestabiliti (anche da ripetere ciclicamente in diversi giorni della settimana). Questa funzione è davvero comoda quando dormiamo in camera con qualcuno e non vogliamo svegliarlo: infatti, il Fitbit non suona, ma vibra finché non viene disattivato. Tramite l’app, si possono impostare una serie di obiettivi giornalieri, che non riguardano soltanto le statistiche che il Fitbit One è in grado di rilevare: infatti, oltre al numero di piani e di passi da fare, alla distanza da percorrere ed alle ore di sonno che vogliamo dormire, possiamo anche settare quanta acqua vogliamo bere e quante calorie vogliamo ingerire/bruciare.

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In effetti si può creare un vero e proprio piano alimentare sulla base del peso che si desidera raggiungere. In questo senso, non viene imposta una vera e propria dieta, ma semplicemente un bilancio tra le calorie ingerite e quelle bruciate (ovviamente, si tratta di un bilancio dinamico: quanto più camminiamo o corriamo, tanto più possiamo mangiare). Le applicazioni di Fitbit dispongono di un vero e proprio database degli alimenti italiani, anche se non è completo quanto quello di altre applicazioni specializzate, come MyFitnessPal. Dato che questi due servizi sono compatibili, se vi interessa, potete anche decidere di caricare la vostra alimentazione su MyFitnessPal e fare in modo che compaia automaticamente nelle vostre app Fitbit (chiaramente, però, dopo aver creato un account e dato il consenso sul sito). È chiaro che, se non siete fortemente motivati, vi annoierete presto di inserire manualmente quanto avete bevuto e quanto e cosa avete mangiato.

Le app Fitbit hanno anche una componente social, che vi permette di inviare messaggi ai vostri amici, ma anche di sfidarli e prenderli in giro con delle simpatiche emoticon predisposte. Ci sono anche diversi obiettivi da raggiungere, a difficoltà crescente, completati i quali ci verranno consegnate delle medaglie virtuali.

Considerazioni finali

Ma tutto ciò, quanto costa? Fortunatamente il Fitbit One non costa un occhio della testa. Oggi il suo prezzo di listino è di 99,99€, ma su Amazon si trova anche a qualche euro in meno.

Personalmente, mi sento di consigliare questo dispositivo a chi non vuole un vero dispositivo smart, ossia a chi non interessa ricevere notifiche e ricaricare un altro dispositivo tutte le sere, ma vuole tenere traccia delle statistiche fitness basilari e condurre, magari, una vita più salutare.